Sono state firmate le Ordinanze dirigenziali di sgombero nei confronti delle famiglie, censite dal Corpo di Polizia Municipale, attualmente occupanti abusivamente la struttura dell’ex Distretto Militare dopo l’Ordinanza con cui la Seconda Sezione Penale – in funzione di Tribunale del Riesame – del Tribunale Ordinario di Foggia aveva disposto il dissequestro del bene, con la conseguente restituzione dell’immobile alla proprietà dell’Amministrazione comunale.
Lo scorso 9 gennaio 2017, all’esito della riunione del Coordinamento Provinciale delle Forze di Polizia tenutasi il 29 dicembre 2016, il sindaco di Foggia, con propria nota, ha fornito l’indicazione di predisporre tutti gli atti utili a liberare l’immobile. Difatti, nonostante l’azione del personale del Corpo di Polizia Municipale finalizzata allo sgombero della struttura, cui gli occupanti si sono opposti con atti di resistenza, l’ex Caserma Oddone risulta ancora occupata illegittimamente ed abusivamente.
I provvedimenti adottati si pongono quindi in continuità ed in coerenza con tutte le decisioni assunte in precedenza sul piano amministrativo. A seguito del provvedimento di dissequestro, come si ricorderà, l’Amministrazione comunale aveva infatti escluso l’utilizzo dell’ex Caserma Oddone per scopi abitativi, nel rispetto della clausola di salvaguardia contenuta nell’atto attraverso cui il Demanio Militare, in data 5 giugno 2015, ha trasferito la proprietà della struttura al Comune di Foggia, confermando la volontà già espressa ed indicata dal Consiglio comunale. L’Assemblea municipale, infatti, con deliberazione numero 124 del 20 marzo 2015, approvata alla unanimità, decise di destinare la struttura a “finalità pubblico-istituzionale ad uso diretto dell’Ente quali sedi istituzionali e di rappresentanza, uffici ecc.”. Destinazione, peraltro, indicata esplicitamente nell’atto di trasferimento della proprietà del bene dal Demanio Militare al Comune di Foggia.
Si tratta dunque di Ordinanze doverose e vincolate, dovendo l’Amministrazione comunale tutelare il corretto utilizzo del proprio patrimonio (la struttura è inserita in un programma virtuoso di valorizzazione e razionalizzazione dei beni di proprietà destinati ad uffici pubblici comunali) senza incorrere in ipotesi di danno erariale ed in coerenza con quanto indicato dall’azione di monitoraggio svolta dalla Corte dei Conti di Bari sul piano “Salva Enti” – al quale, com’è noto, il Comune di Foggia ha aderito – tendente alla diminuzione complessiva dei costi per utenze e consumi.