La Procura regionale della Corte dei Conti ha chiesto ad alcuni amministratori della giunta Mongelli la restituzione di circa 800mila euro. I giudici contabili, infatti, contestano la delibera di consiglio comunale del 6 aprile 2012, chiedendo agli ex amministratori e dirigenti comunali la messa in mora con intimazione alla restituzione delle somme, per una transazione con le cooperative rimaste senza lavoro a seguito del fallimento di Amica SpA. Le quote furono ripartite in 599.118,67 euro alla Union coop, 139.864,70 euro a Eurocoop, 50.094,96 euro a Social service che prestano servizio per Amica.

La delibera di Consiglio comunale del 6 aprile 2012 riportava il parere del giudice delegato al fallimento, Roberto Gentile, in cui era riportato: “Letta la nota del sindaco di Foggia del 30.03.2012; ritenuto che non vi sia dubbio sul fatto che il Comune di Foggia abbia acquisito i servizi delle predette cooperative traendone utilità ed arricchimento con riferimento ad un pubblico servizio; rilevato che, a parere di questo ufficio, che in conformità ai principi espressi dalla Corte dei Conti in materia di debiti fuori bilancio, ben potrebbe il consiglio comunale procedere a riconoscere la legittimità del debito maturato nei confronti delle cooperative”.

La delibera fu votata all’unanimità dall’ex sindaco Gianni Mongelli e dagli allora consiglieri comunali Agostinacchio, Capocchiano, Chinni, D’Agnone, De Vito, Dell’Aquila, D’Urso, Grassi, Laccetti, Leone, Longo, Perdonò, Perulli, Piarullo, Piemontese, Pontone, Santaniello, Scapato, Sisbarra, Sottile, Terenzio, Ventura e Vinciguerra.