“La rimozione del vincolo sugli aiuti di Stato per gli interventi infrastrutturali sugli aeroporti regionali da parte della Commissione Europea è una buona notizia per Foggia e la Capitanata. Si chiude così una lunga fase di confronto attorno alla natura e all’utilizzo del finanziamento di 14 milioni di euro finalizzato all’allungamento della pista dell’aeroporto ‘Gino Lisa’. Quella che si apre adesso è dunque la fase che porterà all’affidamento dei lavori da parte della Regione Puglia e alla materiale realizzazione delle opere.

Sono personalmente soddisfatto per la conferma di un orientamento che il territorio aveva sostenuto più volte ed in innumerevoli circostanze. Avevamo contestato quella che consideravamo una rigidità che non teneva conto della necessità di mettere il ‘Gino Lisa’ nella condizione di stare sul mercato con pari dignità rispetto ad altri scali aeroportuali. Oggi questa nostra posizione ha trovato riscontro, a coronamento di un lavoro che tutti gli attori del territorio, che approfitto per ringraziare, hanno condotto in modo sinergico e condiviso.

L’appello che rivolgo alla Regione Puglia è quello di accelerare al massimo l’iter per l’affidamento dei lavori, senza perdere un solo minuto di tempo. Possiamo e dobbiamo rapidamente recuperare il ritardo accumulato in ragione proprio del vincolo europeo, che ha di fatto congelato l’inizio degli interventi infrastrutturali per l’allungamento della pista.

Siamo di fronte ad una svolta straordinariamente rilevante, che va colta e sfruttata, restituendo all’aeroporto della provincia di Foggia il suo ruolo e la sua funzione, sia nel sistema trasportistico regionale sia sul fronte dell’appetibilità del nostro territorio nell’ambito nazionale ed internazionale. Poter esprimere finalmente la sua piena potenzialità, significa per il ‘Gino Lisa’ diventare strumento decisivo al servizio di un’offerta autorevole soprattutto nel segmento turistico. Una scommessa che è possibile vincere continuando a tenere unito il fronte istituzionale, economico e sociale, così come è accaduto sino ad oggi. E rilanciando con maggiore forza una visione moderna dello sviluppo della Capitanata, anche in termini di strategie di mobilità”.