“La salute dei bambini non si può barattare. Avevamo chiesto che i minori presenti nel ghetto tornassero in Bulgaria per non esporli ai pericoli presenti. In una successiva ispezione è emerso che i bambini erano ancora presenti nel ghetto ed abbiamo deciso di abbattere le baracche di amianto e sgomberare l’area di Masseria Fonte del Pesce”. E’ quanto detto dal sindaco di Foggia, Franco Landella, sullo sgombero del ghetto dei Bulgari.
Il mancato rispetto degli accordi sottoscritti lo scorso 27 giugno tra l’Amministrazione comunale ed i capifamiglia che occupano abusivamente un terreno sito in località Masseria Fonte del Pesce, riguardante il ritorno in Bulgaria dei minori presenti nel cosiddetto ghetto, è stato il motivo per il quale questa mattina è stato proceduto allo sgombero del campo, con l’ausilio della Polizia di Stato. Gli accordi prevedevano, infatti, che i minori presenti nel campo fossero allontanati dallo stesso ghetto che versa in condizioni igienico-ambientali disastrose; i capifamiglia si impegnarono e firmarono un accordo sotto questo aspetto e sull’abbandono spontaneo del campo entro il 15 settembre, ovvero al termine della stagione dedicata alla raccolta del pomodoro. Nell’ispezione che la settimana successiva hanno effettuato congiuntamente la Polizia Locale e le assistenti sociali del Comune di Foggia, è emerso che i minori non erano stati riportati in Bulgaria come prevedevano gli accordi bonari della settimana precedente.