A Foggia un gruppo di giovani studenti universitari darà voce alla vittime di violenza. Giovedì 26 Ottobre presso l’Auditorium Santa Chiara di Foggia, sito nell’omonima Piazza alle ore 20:00 ci sarà una serata di beneficienza dal titolo: “ Si Cambia Musica, Proposte Giovanili fra le note di un mondo senza violenza” promossa dal CAV “Impegno Donna”, associazione foggiana che dal 1994 attraverso attività di sensibilizzazione e supporto attuate nei riguardi di donne e minori promuove una cultura “anti-violenza”, e la straordinaria collaborazione della Fondazione Apulia Felix. Lo scopo della serata è dar voce attraverso la musica, ed il teatro alle vittime di abusi e maltrattamenti, che purtroppo a causa dell’indifferenza umana restano abbandonate ai media, ed interventi di esperti in campo legale, psicologico, e tutelare. Alla serata di beneficienza partecirà anche il Gruppo Teatrale del Dipartimento di Studi Umanistici in Foggia, coordinato dalla Prof.ssa Antonella Cagnolati, la quale ha dichiarato ai media locali: ” soddisfazione, ed alta sensibilizzazione da parte degli studenti partecipanti verso la violenza di genere, temi affrontati non solo durante i corsi universitari, anche nei seminari promossi dall’Ateneo foggiano. Lo scopo del GREAT è combattere stereotipi e pregiudizi attraverso un lavoro di formazione. Penso che attraverso il teatro ed attività di sensibilizzazione si possa essere un esempio sia dal punto di vista educativo, e umano per abbattere la violenza contro le donne, e de-stigmatizzare il comportamento di molti uomini che non sono tali, qualora offendano con comportamenti denigranti le proprie donne”. Le studentesse e gli studenti quali: Diana Bottalico, Lucia Bruno, Carmen Chiara Caruso, Giovanni Chiummarulo, Umberto Contini(Speaker video), Angela la Torre, Alessio Longo, Micaele Mele(Coordinatrice di Impego Donna) Matteo Mantuano, Lucia Rongo, Adriana Salerno, Alessandra Anna Sanna, con la Direzione artistica di Francesca Giannini e Francesca Valente, che interpreteranno i testi del libro: “Ferite a morte” di Serena Dandini. Il nostro obiettivo è: “Sporcarci le mani, e dar voce alle tante donne innocenti, ormai protagoniste dei media locali e nazionali, affinchè questa problematica non sia soltanto affidati agli esperti, ma possa essere di ordinaria riflessione”. L’invito è aperto alla cittadinanza