«A mio avviso noi non dobbiamo fare alcun tipo di manutenzione perché il Tribunale di Lucera è stato messo a disposizione del Tribunale di Foggia» dopo essere stato chiuso nel 2013. Lo spiega il sindaco di Lucera, Antonio Tutolo, nel corso di una conferenza stampa convocata per chiarire i motivi della notifica a suo carico di un avviso di fine indagine per mancati adempimenti del Comune, proprietario dell’immobile, in tema di sicurezza antincendio dell’ex Palagiustizia. «E’ da gennaio – aggiunge – che io ho iniziato a scrivere al ministero e a segnalare che avevano un immobile e che non se ne stavano occupando. Io per entrare qui dentro – dice il primo cittadino, che il 22 maggio si è incatenato davanti all’ex Tribunale ed ha cominciato lo sciopero della fame – devo chiedere il permesso perché non ho alcun titolo per entrare; quindi, loro mi hanno tolto, tra virgolette, questo bene e lo hanno messo nella disponibilità di un altro, non mi danno un centesimo, ma chiedono che io utilizzi i soldi dei cittadini di Lucera per fare l’adeguamento alle norme antincendio di questo stabile. E servirebbero tanti soldi per esercitare un qualcosa che qui non c’è più».

«Io vorrei capire in base a quale norma, in base a quale legge a noi resterebbero in capo degli obblighi, posto che il Comune di Lucera non percepisce un centesimo di euro, il datore di lavoro del Tribunale di Lucera non sono io e, quindi, loro mi contestano la legge n. 81 del 2008 che è quella della sicurezza sui luoghi di lavoro. Ma questo non è un mio luogo di lavoro – prosegue Tutolo – questo qui è un luogo di lavoro del Tribunale di Foggia. Probabilmente è qualcun altro che si deve preoccupare di questa cosa. Qual è la legge che dice che io devo occuparmi di questa struttura? Io non mi sento responsabile assolutamente di nulla. Se la Procura vorrà sentirmi, bene – ha concluso il sindaco – anche se io quello che avevo da dire l’ho detto qui. A me preme, come sindaco, che questo palazzo meraviglioso del 1700 non finisca in pezzi’».