Nell’ambito di una indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, è stato eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di noti esponenti della criminalità organizzata di Vieste, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con l’aggravante della disponibilità di numerose armi da sparo e dell’aver avvantaggiano le cosche di appartenenza.

Le misure restrittive, eseguite il 21 agosto scorso, sono legate ad altre eseguite dal comando provinciale dei carabinieri di Foggia nei confronti di altri pregiudicati di spessore viestani, sempre su disposizione della Dda di Bari.

L’operazione denominata ‘Agosto di fuoco’ ha portato all’arresto di Marco Raduano, consideranto il reggente del clan di Vieste. In manette con lui sono finiti tre suoi affiliati. Gli arresti per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga con l’aggravante della disponibilità di armi, arrivano dopo diversi arresti e sequestri per contrastare la mafia garganica.