Da 17 anni è in viaggio in sella alla sua bicicletta ed ha già percorso oltre 300mila chilometri. Ha visitato 152 Paesi e imparato 20 lingue. Tutto questo alla veneranda età di 81 anni. E’ il siberiano Janus River che, durante il suo giro del mondo ha fatto tappa sul Gargano, nel Foggiano.

E’ iniziato proprio di lì il suo viaggio che lo porterà a toccare tutte le principali località pugliesi. Janus, madre russa e padre polacco, sta affrontando questa sua impresa solo grazie alla generosità delle persone che incontra lungo il suo percorso. Non vuole soldi, perché a Janus bastano solo tre euro al giorno. Il suo equipaggiamento è composto da uno zainetto e un sacco a pelo. “Io dormo sempre a terra, sul duro, anche se alloggio nelle strutture turistiche più lussuose al mondo – racconta River con il suo accento dell’Est – Nel tour italiano mi sta offrendo ospitalità Federalberghi, e nel Foggiano anche Coldiretti”.

“Dopo Vieste e Peschici sarò a San Giovanni Rotondo dove riceverò la benedizione dei frati cappuccini- continua – Poi ancora Mattinata, Manfredonia, Zapponeta fino a scendere giù nel Barese e nel Salento”. La storia di Janus River potrebbe sembrare la sceneggiatura di un film.

All’età di 28 anni lascia la Polonia per sfuggire al regime comunista. Si rifugia in Egitto dove ottiene il passaporto italiano. “Sono arrivato in Italia nel 1978 ai tempi – dice lo stesso River- del papa polacco Giovanni Paolo II. Sono stato procuratore sportivo e ho lavorato nel mondo dello spettacolo, organizzando eventi. Poi ho deciso di compiere questa impresa”.

Janus River conta di concludere il suo viaggio in Italia nel 2019 quando giungerà a Napoli e di lì si imbarcherà per il Cile, in Sud America. “Poi mi attendono la Patagonia e l’Australia. Se la salute mi accompagnerà ancora, il mio personalissimo giro del mondo, si chiuderà nel 2028 a Pechino. Poi potrò fermarmi”.