Nella serata di martedì scorso i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Giovanni Rotondo hanno tratto in arresto in flagranza di reato sei cittadini rumeni, braccianti agricoli residenti nelle campagne tra San giovanni Rotondo e Manfredonia, resisi responsabili di furto aggravato in concorso.

La pattuglia dei Carabinieri, fatta intervenire dalla Centrale Operativa a seguito di una segnalazione telefonica al numero di emergenza 112 per alcuni movimenti sospetti notati all’interno di un appezzamento recintato coltivato ad ulivi, ha sorpreso i sei stranieri mentre erano ancora intenti a depredare la piantagione dei suoi frutti, dichiarandoli quindi in arresto.

Il “bottino”, costituito da circa tre quintali di olive restituite nell’immediatezza al proprietario del fondo, non è però purtroppo stato l’unico danno inferto. I sei, infatti, per agire il più velocemente possibile, non si erano curati di procedere come nella normale raccolta, ma avevano strappato le olive dai rami tagliati a 25 piante, con grave nocumento per le stesse e la loro futura capacità produttiva.

Tale scempio è comunque stato interrotto grazie alla tempestività dell’intervento dei Carabinieri, dovuta sia alla provvidenziale telefonata che alla presenza già nelle immediate vicinanze della pattuglia. Il potenziamento dei servizi perlustrativi nelle aree rurali, dedicati proprio alla prevenzione e repressione dei reati predatori tipici del settore, ed in particolare delle rapine e dei furti durante la campagna olivicola e olearia, disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Foggia in occasione degli incontri tra il Comitato Provinciale per l’Ordine e Sicurezza Pubblica e le associazioni di categoria dei produttori, ha infatti consentito che la richiesta di intervento venisse soddisfatta tanto rapidamente, facendo giungere in pochissimi minuti un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile del NORM in località “Sportiello posta la via” di San Giovanni Rotondo sorprendendo i malfattori ancora, letteralmente, con le mani nel sacco.

Nella circostanza sono anche stati sequestrati vari arnesi da taglio e attrezzature per la raccolta.

Gli  arrestati, quattro uomini e due donne, tutti tra i 47 e i 21 anni di età,  al termine delle operazioni di rito sono stati ristretti agli arresti domiciliari.