Svolta nelle indagini sull’assassino di Antonio Carafa, il pensionato 86 anni di San Severo trovato morto all’interno della sua abitazione a seguito di una rapina lo scorso 14 febbraio. I carabinieri del comando provinciale di Foggia, a seguito di una accurata indagine, hanno fermato Ivanov Yolo Bogdanov, bulgaro incensurato e nullafacente di 36 anni che risiede a 300 metri dal luogo del fatto. I militari sono giunti al presunto assassino grazie ad alcune telecamere di videosorveglianza presenti in zona. Durante la conferenza stampa svolta questa mattina, il procuratore Leonardo Leone De Castris ha lamentato la scarsa collaborazione della cittadinanza con gli inquirenti. Bogdnov ha prima asportato le chiavi di casa dell’anziano dal cruscotto dell’auto e la sera, verso mezzanotte, ha agito nella convinzione di poter agire indisturbato mentre Carafa dormiva per rubare qualcosa. Ma la vittima si è accorta che qualcuno era entrato in casa ed ha reagito, venendo colpito con violenza fino a morire. Le impronte digitale del bulgaro, inoltre, combaciano con quelle rinvenute in casa dell’anziano.
Intanto il sindaco di San Severo Francesco Miglio ringrazia i carabinieri per aver individuato il presunto autore dell’omicidio del pensionato Antonio Carafa. “Il costante impegno delle forze dell’ordine – spiega Miglio – ha consentito ancora una volta di individuare chi si macchia di gravi reati a danno della collettività affidandolo alla giustizia. Il Comune di San Severo si costituirà parte civile nel procedimento a carico del presunto autore dell’omicidio”.