“Il 29 febbraio scorso è stato approvato dalla Giunta regionale pugliese il Piano di riordino ospedaliero. Un piano particolarmente sentito a San Severo, sono stati numerosi i commenti e le prese di posizione su quanto disposto in via Capruzzi, a Bari. Ho letto la delibera pubblicata ieri. È vero il nostro ospedale è rimasto nominalmente di primo livello, ma di fatto é un ospedale di base rafforzato, così come aveva proposto Emiliano”. A dichiararlo è Dino Marino, esponente Pd, area “Azione Pd” che aggiunge: “infatti, con una buona dose di menefreghismo, cancella un fiore all’occhiello dei servizi del nostro ospedale, l’emodinamica, che abbiamo istallato qui, grazie all’allora DG Fuiano, al DS Altieri e al sottoscritto. Invece, all’ospedale di San Paolo di Bari, lo stesso servizio resta, anche se in quella provincia ce ne sono 7”. “L’emodinamica di San Severo, ha salvato la vita a tante persone, non incide sui posti letto ed è coerente con i numeri: in un anno si dovrebbero effettuare 250 interventi dei quali il 30% di primo livello, cioè angioplastiche complesse. La nostra emodinamica, grazie alla qualità del lavoro del personale medico e paramedico, in un anno, con un servizio h/24 ha realizzato 269 interventi, dei quali 96 di primo livello, quindi oltre il prestabilito”. Ragion per cui, secondo Marino, “Togliere questo servizio al sistema di emergenza-urgenza é un assurdo realizzato dai soloni dell’assessorato regionale alla sanità e dagli stessi componenti della giunta. Inoltre, sono stati tagliati 2 posti letto alla Rianimazione, 2 alla Neonatologia, non sono previsti i 4 posti letto di neurologia, 4 posti letto in day surgery in oculistica e altre 2 posti di day surgery in otorinolaringoiatria. Hanno previsto 20 posti in lungodegenza che devono attivare subito, continua a mancare l’urologia, anche come posti letto dedicati, della chirurgia. Per questo resto deluso dal trattamento che Emiliano ha riservato a San Severo e alle popolazioni dell’Alto Tavoliere. Così come, forti sono i dubbi sulla sostenibilità del Piano di riordino ospedaliero, avendo in mente il quadro normativo al quale rimanda”. “Comunque appena sarà reso operativo, il comitato permanente pro ospedale dell’Alto Tavoliere, deve pretendere che venga reso esecutivo per cose positive come il raddoppio della lungodegenza e deve lottare per questi tagli assurdi. A San Severo, in questa parte della Puglia Nord,siamo buoni ma fessi no. Di promesse solo sulla carta non ne vogliamo più. Emiliano gioca a indebolire l’ultima offerta sanitaria ospedaliera prima del Molise, Regione d’Italia con il più alto numero di mobilità sanitaria attiva. Al presidente ragioniere i numeri devono pur dire qualcosa, visto che così sembra essere molisano. La nostra attenzione e la nostra mobilitazione, continueranno ad essere massime e informeremo l’intera comunità dell’Alto Tavoliere e del Gargano Nord su come andranno le cose. Denunceremo, le mancanze o le omissioni che si compiono sulla pelle dei cittadini”, conclude l’esponente Pd area “Azione Pd”.