“La maggioranza di centrosinistra alla guida della Provincia di Foggia è ormai completamente allo sbando. Politicamente e sul piano amministrativo. In entrambi gli ambiti la qualità dell’attività messa in campo appare di gran lunga al di sotto dei bisogni e delle necessità – urgenti – delle comunità della Capitanata.
Purtroppo i miei impegni istituzionali all’interno del Consiglio comunale di Foggia, dove sono stati approvati il Documento Strategico del Commercio ed il Documento Strategico del Commercio su Aree Pubbliche, non mi hanno permesso di essere presente a Palazzo Dogana.
La riunione del Consiglio provinciale dello scorso 20 settembre, però, è stata la migliore rappresentazione di questo stato di evidente e cronica difficoltà: mancanza del numero legale, nonostante i consiglieri di maggioranza fossero presenti, e bocciatura sonora da parte dei Revisori dei Conti del bilancio di previsione 2016, i quali hanno messo nero su bianco come il documento contabile non rispetti il principio della veridicità e congruità della spesa, non preveda un accantonamento al fondo contenzioso sufficiente, e contenga una alterazione degli equilibri di parte corrente.
Ce n’è quanto basta per certificare il fallimento della gestione del presidente Miglio e della maggioranza di centrosinistra che lo sostiene. Non assicurare il numero legale per la discussione di un atto importante come il Documento Unico di Programmazione è una gravissima forma di irresponsabilità politica ed è la conferma di tutte le difficoltà che affliggono ormai da tempo la maggioranza al governo dell’Amministrazione provinciale, sempre più incapace di assicurare stabilità e scelte di governo positive al nostro territorio.
Sarebbe cosa buona e giusta se il presidente Miglio prendesse finalmente atto della completa assenza delle condizioni minime per poter governare la Provincia di Foggia: dall’inesistenza di una maggioranza politica organica, stabile e compatta fino alla definizione di un programma serio e non emergenziale, che consenta di assolvere ai pochi compiti ancora rimasti in capo all’Ente. Le sue dimissioni, dunque, sarebbero un atto opportuno ed urgente nell’interesse dei nostri cittadini”.