Avrebbe suggerito ai suoi giovani studenti, tra cui tantissimi minorenni, di non avere contatto con i cristiani, a non festeggiare con loro e a non credere alle loro parole quando dicono di essere tutti fratelli.

E’ il tenore delle lezioni ai mussulmani che frequentavano la moschea in via Zara di Abdel Rahman, l’egiziano di 58 anni arrestato martedì a Foggia dagli agenti di polizia della Digos e della Guardia di Finanza di Bari perchè accusato di far parte dell’Isis.

L’egiziano, accusato di associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione a delinquere, che in cella ha incontrato il suo legale, si è dichiarato innocente. Secondo l’accusa, il 3 e il 4 febbraio scorso avrebbe tenuto una serie di lezioni ad un gruppo di minorenni. In italiano Abdel Rahman avrebbe spiegato il racconto della “battaglia di Badr”, argomento della Sura 8 del Corano, il cosiddetto “Bottino di guerra”.

L’egiziano nello spiegare il racconto avrebbe incitato i minorenni a difendere strenuamente il Profeta.