Nella giornata del 12 febbraio u.s., Agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile, Sezione reati contro la persona e minori hanno notificato ad un uomo foggiano di anni 56 anni il divieto di avvicinamento alla moglie. Le indagini esperite dagli investigatori, coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia hanno consentito l’emissione della misura cautelare. Gli episodi di persecuzione cominciavano nel marzo 2017, a causa dell’incapacità dell’uomo di rassegnarsi alla fine della relazione affettiva e si protraevano fino al 28 gennaio u.s..

In tutto questo tempo la donna subiva condotte ingiuriose, minacciose e persecutorie. In particolare, in una circostanza l’uomo costringeva la donna a barricarsi in casa, in quanto egli si presentava armato di un’ascia; un’altra volta la bloccava contro il muro per strapparle il cellulare; ancora, minacciava la moglie di “scannarla” colpendo con calci e pugni la porta finestra spaccando il vetro. Tutti questi eventi, inducevano la vittima a vivere uno stato di paura tale che la stessa, si vedeva costretta a mutare le proprie abitudini di vita. Infatti la vittima viveva chiusa in casa e usciva solo se accompagnata da qualcuno.

L’uomo in ottemperanza al divieto, non dovrà avvicinarsi alla donna, mantenendo una distanza di almeno 100 metri e non dovrà più comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo.