Nella giornata del 20 maggio Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Lucera, dell’Ufficio di Polizia Amministrativa e Sociale hanno notificato la sospensione dell’attività, per un periodo di quindici giorni al titolare della licenza di un esercizio commerciale che si occupa del commercio di oggetti preziosi, sito in questo Corso Garibaldi.

Il provvedimento è stato adottato dal Questore della Provincia di Foggia a seguito dell’attività svolta dal locale Commissariato, che ha consentito di accertare la ricettazione di oggetti che costituivano provento di reato e la conseguente mancanza di registrazione delle operazioni commerciali effettuate, come previsto dalla normativa vigente.

Il provvedimento sospensivo in questione nasce a seguito di controlli di natura amministrativa che durante il mese di febbraio sono stati effettuati da personale del Commissariato di Lucera agli esercizi commerciali denominati “compro oro”, ed in quelle occasioni i controlli si sono concentrati su un noto compro-oro in cui si rilevava la presenza di alcuni oggetti in argento “sospetti”, non regolarmente trascritti sull’apposito “Registro di Commercio”.

Pertanto, da un lato si appurava che gli oggetti in questione erano di dubbia provenienza e pertanto, sono stati immediatamente sequestrati e posti a diposizione dell’autorità competente e dall’altro, si constatava che il titolare dell’esercizio non aveva rispettato la regola fondamentale che impone ai titolari di detti esercizi commerciali di registrare immediatamente, prima che il cliente si allontani dal negozio, ogni operazione per garantire che di ogni oggetto trattato si abbia la massima tracciabilità sulle sue caratteristiche e su chi lo abbia consegnato.

Successive e scrupolose indagini hanno rivelato che alcuni degli oggetti in argento sequestrati erano corrispondenti a quelli indicati in alcune denunce di furto in appartamento, trafugati da una colf che effettuava lavori domestici occasionali presso alcune famiglie lucerine.

Nella ricostruzione dell’evento, si è poi appurato che la domestica cedeva gli oggetti rubati ad un suo convivente, con pregiudizi di polizia, che provvedeva poi a ricettarli presso il compro-oro di cui gli agenti operanti avevano effettuato il controllo. Inoltre una delle vittime, invitata presso gli Uffici di Polizia, ha riconosciuto alcuni degli oggetti in argento indebitamente asportati dalla sua abitazione.

L’operazione si è conclusa pertanto, da un lato con la denuncia in stato di libertà presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Foggia (risalente al febbraio scorso) per ricettazione in concorso e furto continuato, delle tre persone lucerine, individuate e coinvolte nella vicenda mentre sotto il profilo amministrativo con la sospensione e quindi con il materiale ritiro della licenza in questione.