La risposta delle Forze di Polizia  alla recedente escalation di episodi di rapine, furti, e risse che hanno innalzato negli ultimi 2-3 mesi la soglia dell’allarme sociale nel comune di Lucera, non si è fatta attendere. Ed è avvenuto con un esempio plastico di quel concetto che è stato sdoganato con il nome di “controllo coordinato del territorio”, principio attuato in tutte le principali città italiane che cerca di ottimizzare, razionalizzare e coordinare, le risorse presenti sul territorio delle Forze di Polizia allo scopo di garantire una maggiore e più capillare presenza, una risposta più pronta al cittadino ed una migliore e più efficace prevenzione e repressione dei fenomeni criminosi. Sono quasi le 23.00 a Lucera, in pieno centro storico, nei pressi della centralissima piazza Duomo. Le misure anticovid rendono il paesaggio quasi spettrale, con nessuna persona che circola anzi quasi nessuna.

Qualcuno si affaccia dal balcone di casa e nota la presenza di alcuni soggetti, forse tre o più, tutti incappucciati, che si danno da fare ed armeggiano in prossimità della saracinesca di un tabacchi. Immediatamente parte la segnalazione al 112 ed una pattuglia dei Carabinieri in pochissimi istanti giunge sul posto, cogliendo i tre ancora lì vicino alla serranda. Giusto il tempo di scorgere il bagliore dei fari dell’autoradio e i soggetti si dileguano e corrono all’impazzata per le vie del centro storico. Uno dei fuggitivi, per ostacolare l’inseguimento dei militari, scaraventa per terra una bicicletta; giunti poi quasi in prossimità di Viale A. Moro c’è una macchina con altri complici ad attendere i tre fuggiaschi che con un balzo felino raggiungono infilandosi all’interno.

I carabinieri non demordono e non mollano di un centimetro; danno notizia passo passo dell’itinerario della vettura in fuga, una Mercedes Classe A;  l’operatore della Centrale della Compagnia CC di Lucera, in un attimo, dispiega tutte le pattuglie in campo ed allerta la Sala Operativa del Commissariato di PS  che, a sua volta, dispone l’intervento di una loro volante per cercare di dare ausilio ai militari per bloccare il tentativo di dileguarsi dei rei.

Proprio in prossimità di Piazza Di Vagno, Porta Foggia per i lucerini, lo sforzo congiunto di Carabinieri e Poliziotti sortisce l’effetto sperato; la macchina è cinta d’assedio dalla gazzella che la segue e dalla volante che le chiude la strada. Immediatamente gli uomini del Commissariato di Lucera riescono a bloccare due degli autori e i Carabinieri della Compagnia di Lucera un altro; purtroppo nella macchina vi erano altri due complici che riescono a far perdere le loro tracce nell’oscurità della notte.

A seguito della perquisizione della Mercedes Classe A, verranno rinvenuti a bordo vari arnesi atti allo scasso e dei cappellini e degli scaldacollo in pile utilizzati dai rei per nascondere buona parte del loro volto. Dopo le formalità di rito, i tre, identificati per soggetti residenti a Foggia ben conosciuti alle Forze dell’Ordine, sono stati arrestati, indagati a vario titolo per i reati di tentato furto aggravato, porto di arnesi atti allo scasso, resistenza a PU nonché, dulcis in fundo, contravvenzionati al codice della strada e per la violazione delle normative anticovid. Nella mattinata di oggi 10.03.2021, si è celebrato, nella oramai consueta modalità on-line, il rito di convalida a seguito del quale l’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Foggia ed è stata disposta nei confronti dei tre l’applicazione della misura dell’obbligo giornaliero di presentazione alla PG e, a carico di uno, l’obbligo di dimora nel comune di Foggia. Serrate le indagini in corso e tese ad individuare gli altri correi riusciti a sfuggire, per adesso, alla scure della giustizia.