Traffico illecito di rifiuti tra Campania, Puglia e Abruzzo. E’ quanto scopert dai militari della Guardia di Finanza di Foggia e dai Carabinieri di Bari che hanno eseguito 6 misure cautelari nei confronti di 6 soggetti di origine foggiana e campana.

A capo dell’organizzazione criminale un imprenditore 45enne di San Severo e suo fratello di 37 anni, entrambi sono finiti in carcere. Ai domiciliari un 44enne di Torremaggiore, mentre sono stati disposti 3 divieti di dimora per due casertani di 51 e 44 anni e un cittadino ucraino 51enne.

Durante il blitz sono state sequestrate complessivamente oltre 13 mila tonnellate di rifiuti speciali, infatti il gruppo criminale che era dedito allo stoccaggio di rifiuti solidi, trasportavano gli stessi dalla provincia di Caserta in siti all’aperto o all’interno di capannoni industriali adibiti a discariche abusive situati nelle provincie di Foggia e Chieti.

L’indagine è partita a marzo 2018 con il sequestro di una discarica abusiva realizzata in un capannone di San Severo dove erano state illecitamente ammassate 600 tonnellate di ecoballe di rifiuti indifferenziati riconducibili, così come accertato dall’Arpa Puglia, a scarti tessili, di plastica gomma e legno e che avevano prodotto pesanti esalazioni già a fine agosto 2017. Successivamente è stata sequestrata un’altra discarica abusiva sempre a San Severo, al cui interno erano state accatastate 10 mila tonnellate di balle di scarti di lavorazione tessile mischiati a plastica. Altre due discariche erano state realizzate all’interno di due capannoni che si trovavano: a Vasto nel teatino di circa 1250 e a Chieuti di 1600 metri quadrati. Anche in questo caso erano stati ammassati rifiuti maleodoranti.

Nell’ambito della stessa operazione sono stati sequestrati beni per circa 1 milione e 635 mila euro consistenti in 4 compendi aziendali, 4 quote societarie, 4 fabbricati, 9 terreni, 4 polizze vita e 38 rapporti finanziari.