Sequestrato, torturato, pestato e minacciato di morte perché reo, secondo gli arrestati, un uomo e una donna entrambi di Manfredonia,  di avergli rubato un cane cucciolo “Border Collie”.

Alle ore 16,15 del 23 aprile 2021 gli agenti dell’Ufficio Investigativo del Commissariato PS di Manfredonia hanno dato esecuzione alla misura cautelare della custodia in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, Dott.ssa Margherita Grippo, su richiesta del Sost. Proc. Dott. Roberto Galli, nei confronti di due persone conviventi, un uomo L. P. di anni 40 e una donna C.F. di anni 43, il primo già noto per altre vicende giudiziarie, per i reati di tortura ex art. 613 bis con l’aggravante art. 61 nr. 5 c.p., sequestro di persona e lesioni aggravate in concorso ai danni di un giovane disabile di anni 25.

I fatti risalgono allo scorso 19 marzo quando l’uomo, condotto in un luogo di campagna e accusato di aver rubato un cane cucciolo “Border Collie”, era stato immobilizzato, con i polsi legati dietro la schiena  trascinato con un guinzaglio e violentemente percosso con una mazza su tutto il corpo e con una bottiglia rotta, in particolare sulle gambe, spalle e sulla testa, e ridotto in uno stato d’incoscienza, riportando gravi lesioni che rendevano necessario le cura dei sanitari.

La vittima, riferiva, inoltre, che già il giorno precedente era stato picchiato dagli stessi aggressori e, sebbene avesse riportato delle lesioni, decideva di non ricorrere alle cure sanitarie, mentre il padre, al fine di risolvere definitivamente la questione, si rendeva disponibile a risarcire economicamente il presunto danno patito, nonostante il figlio negasse ogni addebito. Visti gli elementi raccolti nel corso delle indagini, supportate da immagini video e dichiarazioni testimoniali, il Sostituto Procuratore dott. Roberto Galli richiedeva una misura cautelare che veniva accolta dal G.I.P., dott.ssa Margherita Grippo.