Home Cronaca Ennesima rapina a tabaccheria di San Severo: arrestato 20enne

Ennesima rapina a tabaccheria di San Severo: arrestato 20enne

L'attività dal 2017 aveva subito sei rapine e il proprietario voleva consegnarla al Comune

Forse la fine di un incubo per un tabaccaio di San Severo che negli ultimi 4 anni è stato rapinato ben 7 volte, di cui 3 episodi registrati solo negli ultimi 8 mesi. I Carabinieri hanno arrestato il presunto responsabile, un 20enne sanseverese. Quest’ultimo, secondo le indagini, sarebbe quanto meno colui che ha fatto irruzione nell’attività commerciale il 4 febbraio, ovvero l’ultima rapina consumata ai danni della tabaccheria di via Tiberio. In quella circostanza il giovane ha messo a segno il suo colpo alle ore 18, in un momento dove c’erano all’interno altri clienti, e in 15 secondi è riuscito a portar via 1.700 euro. Sorprendente, secondo i militari, le modalità d’azione del 20enne che aveva scelto di agire in un orario insolito, via Tiberio è una strada particolarmente trafficata. Dopo il colpo, l’ennesimo, il tabaccaio aveva mostrato tutto il suo sconforto attraverso gli organi di stampa. La reazione dei carabinieri è stata immediata. Il giovane è stato subito identificato grazie alle immagini di video sorveglianza e grazie ad un errore commesso dallo stesso 20enne: aveva dimenticato il suo telefono cellulare in alcuni indumenti che aveva lasciato prima di compiere la rapina. I militari hanno fatto scattare le ricerche nelle varie residenze attribuite al giovane, ma senza esito, venendo a sapere che era da tempo senza fissa dimora. Temendo che potesse lasciare la città e far perdere le sue tracce sono stati intensificati i controlli su autobus e alla stazione ferroviaria. Poi, il 7 febbraio scorso, l’irruzione in un casolare abbandonato: all’interno c’era proprio il 20enne e con sé aveva una busta con indumenti compatibili a quelli utilizzati per il colpo alla tabaccheria. Non solo, il giovane era in possesso di due biglietti del treno con destinazione nord Italia. Il suo tentativo di fuga è stato quindi sventato. Dopo il trasferimento nel carcere di Lucera, l’autorità giudiziaria ha convalidato il fermo e sottoponendo l’indagato all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Per il tabaccaio l’augurio è che si tratti della fine di un incubo che durava da 4 anni.

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