Commercializzavano vini non tracciabili e con falsa marcatura Igp. Per questo motivo sotto la lente d’ingrandimento del Nucleo pef di Foggia e dell’Ispettorato delle Politiche Agricole sono finite quattro aziende vinicole attive a Cerignola, Torremaggiore, Orta Nova e Foggia.

L’attività investigativa ha quindi permesso di sequestrare circa 3,3 milioni di litri di mosti e vini Igp Puglia con false indicazioni di vitigni per un valore complessivo di oltre due milioni e mezzo di euro, di denunciare sei soggetti alle procure della Repubblica presso i tribunali di Foggia, Trani, Brindisi e Bari e di segnalare altre 8 persone che avrebbero contribuito al fittizio conferimeto di uve Igp.

Primitivo, Chardonnay, Pinot grigio, Falanghina, Merlot: queste le false qualità di vino illegalmente immesse sul mercato. La raccolta e l’analisi degli elementi informativi, arricchite da aerofotogrammetrie dei terreni interessati dalle “presunte” coltivazioni di vini a indicazioni geografiche protette, hanno permesso di ricostruire ed evidenziare anomalie tra le tipologie di uva prodotte e quelle realmente conferite alle imprese vinicole.