Chieste condanne per un totale di 96 anni nei confronti dei quattro foggiani coinvolti nell’omicidio di Francesco Traiano, 38enne, titolare del bar “Gocce di Caffè”, morto il 9 ottobre 2020 per le gravi ferite al volto riportate dopo una rapina messa a segno il 17 settembre dello stesso anno all’interno del suo locale. E’ quanto ha chiesto il pubblico ministero di Foggia. Chiesti 30 anni di reclusione per Antonio Bernardo, 28 anni sia per Christian Consalvo che per Antonio Tufo. Per tutti e tre il pm ha chiesto anche che venga riconosciuta l’attenuante del concorso anomalo in omicidio. Dieci anni di reclusione sono stati chiesti per Simone Pio Amorico, accusato in concorso con gli altri tre imputati di rapina, furto e incendio dell’automobile utilizzata per il colpo. Ad uccidere materialmente Traiano fu un quinto imputato all’epoca dei fatti minorenne, condannato in primo grado, dal Gup del tribunale per i minori di Bari, a 16 anni di reclusione. Secondo la tesi dell’accusa a entrare nel bar furono il minorenne, Bernardo e Tufo, mentre Consalvo attendeva fuori a bordo dell’automobile utilizzata per la fuga. Amorico – spiega l’accusa – avrebbe partecipato alla preparazione della rapina senza, però, prendere materialmente parte. Francesco Traiano nel corso della rapina tentò di reagire ma fu colpito dal minorenne al volto con un coltello. I cinque, che fuggirono con un bottino di un centinaio di euro, furono arrestati dalla Polizia di Stato il 25 febbraio 2021. La sentenza dovrebbe essere emessa a fine luglio. I legali dei familiari della vittima hanno chiesto una condanna per omicidio volontario senza l’attenuante del concorso anomalo.