Sono state condannate a pene che oscillano tra gli 11 mesi e i 25 anni di reclusione le 22 persone, tra le quali alcuni esponenti di spicco dei due riconosciuti clan mafiosi attivi nel territorio di San Severo, in provincia di Foggia, nei confronti delle quali stamane la Polizia di Stato del capoluogo dauno ha eseguito altrettanti provvedimenti emessi dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale di Bari, in attuazione della sentenza emessa dalla Corte d’ Appello del capoluogo pugliese e divenuta definitiva lo scorso 17 maggio. Le indagini erano state coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari e condotte dai poliziotti del Servizio Centrale Operativo e delle Squadre Mobili di Bari e Foggia. La sentenza è giunta al riconoscimento, prima in fase cautelare e poi in appello, dell’esistenza di un’organizzazione mafiosa autonoma, attiva nel territorio di San Severo. A giugno 2019, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari aveva adottato un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale nei confronti di cinquantasei presunti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di droga, danneggiamento, reati in materia di armi, tentato omicidio, tutti aggravati dalle finalità mafiose. Al termine della vicenda giudiziaria, che ha già visto l’esecuzione della condanna per alcuni tra gli imputati, è stata emessa la sentenza che interessa ventidue dei 56 arrestati. I provvedimenti emessi dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale di Bari si sostanziano in 15 ordini di esecuzione per la carcerazione, con traduzione in carcere, e in 7 provvedimenti che prevedono la sospensione dell’esecuzione per consentire al condannato di chiedere una diversa modalità di espiazione della condanna (detenzione domiciliare, affidamento in prova ai servizi sociali, etc.). L’attività di polizia giudiziaria ha visto l’impiego di 60 poliziotti che hanno operato in provincia di Foggia (appartenenti alla Squadra Mobile di Foggia, alla Squadra Mobile e della Sisco di Bari, ai Reparti Prevenzione Crimine e alla Polizia Scientifica) e di altri agenti della Polizia di Stato che hanno rintracciato alcune tra le persone condannate in provincia di Napoli, Chieti, Viterbo e Ascoli Piceno.