Come ogni anno, all’alba della vendemmia, tornano i grandi problemi nelle campagne per le imprese vitivinicole. I furti di uva, compiuti da malviventi che provocano molteplici danni anche alle piante, o le vigne abbattute che vanificano il lavoro di un intero anno. E dopo la vendemmia arriveranno i problemi con la raccolta delle olive. E’ un misto tra rassegnazione e disperazione quella di Antonio Demaio titolare delle omonime tenute a San Severo che nelle scorse ore ha subito un importante furto di uva dai tendoni ormai quasi pronti per la vendemmia.

La sua denuncia arriva dopo qualche giorno da un’altra denuncia in questo caso di Raffaele Vassallo che nei giorni di Ferragosto ha subito, sempre nelle campagne di San Severo, l’abbattimento del suo vigneto. Una situazione che appare sempre più fuori controllo in un territorio vasto in cui le aziende, e le forze dell’ordine, non riescono a contrastare quelle che vengono definite le agromafie. Secondo Coldiretti la situazione, specialmente in Capitanata, è davvero fuori controllo con una importante recrudescenza di fenomeni estorsivi, con aggressioni denunciate soprattutto a Manfredonia. La tipologia di furti, spiegano da Coldiretti Puglia, è di varia natura. Si passa dalla sottrazione del raccolto dalle piante in campo, alle aggressioni per il furto dei mezzi agricoli, delle attrezzature ed anche del bestiame. Ma si arriva anche al furto dei raccolti già messi su cassoni, o addirittura alla sottrazione dei cavi di rame e del ferro. In questo modo le aziende agricole rimangono spente e isolate telefonicamente, mentre i pozzi per irrigare restano fermi, pregiudicando le produzioni ortofrutticole che hanno bisogno di acqua. La criminalità mette le mani anche sulle reti di distribuzione irrigua del Nord Fortore del Consorzio per la bonifica della Capitanata – denuncia infine Coldiretti – dopo i furti e i danneggiamenti a pozzi artesiani ed aziende agricole che si sono moltiplicati nelle ultime settimane in tutta la Puglia.

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