Completamente nudo e in evidente stato confusionale fece irruzione nell’abitazione di un’anziana donna, Rachele Covino, di 81 anni, aggredendola e scaraventandola contro un mobile fino ad ammazzarla. Il fatto accadde a San Giovanni Rotondo, nel foggiano, nel primissimo pomeriggio dello scorso 25 maggio, in un pianoterra di via Sergente Padovano. Dell’omicidio è accusato Fabio Carinci, un addestratore di cani del posto di 43 anni. A distanza di oltre sei mesi, con l’udienza preliminare che resta ancora in una fase di stallo, è stato richiesto dalla difesa dell’uomo, l’avvocato Emiliano D’Onofrio, il rito abbreviato, ritenendo che non sussista l’aggravante relativa alla contestazione della crudeltà, in quanto l’uomo è stato riconosciuto incapace di intendere e di volere. Una richiesta sulla quale dovrà pronunciarsi il giudice dell’udienza preliminare nei prossimi mesi. Nel frattempo è stata avanzata la richiesta di costituzione di parte civile dei figli dell’anziana donna, difesi dagli avvocati Gianfranco e Raffaele Di Sabato. Carinci quel giorno seminò il panico per circa mezz’ora: prima di fare irruzione nel pianoterra di Rachele Covino, provò ad introdursi in un’altra abitazione, venendo fortunatamente allontanato. Poi colpì auto e qualsiasi cosa trovasse lungo il tragitto, ferendosi e minacciando i malcapitati passanti nel centro storico del comune garganico, a quanto pare riferendo agli inquirenti di aver ucciso la donna per purificarla perché convinto di combattere una guerra contro il demonio.