Una tregua ritrovata solo attorno all’approvazione del bilancio consuntivo. Ma la crisi, al Comune di Foggia, resta e il rischio che in assenza di intese si possa scrivere anticipatamente la parola fine all’era Episcopo, pure. Che l’aria resti tesa se ne è avuta l’ennesima prova ieri, con la riunione di maggioranza saltata e rinviata al 5 di maggio. Prima il bilancio – avrebbe detto ai suoi la sindaca – poi il resto. I motivi delle frizioni sono note, tra chi reclama posti di governo e chi non transige sul piano urbanistico generale, vedi il Movimento 5 Stelle.
Tensioni palpabili nei corridoi e pezzi della maggioranza che scelgono dunque una posizione d’attesa. 19 milioni di disavanzo obbligano a dare servizi per qualche pezzo della coalizione.
Non fa sconti, naturalmente, l’opposizione. Che ritiene che non ci sia più spazio per il campo largo progressista.
Il servizio.