E’ stato rigettato dai giudici della Corte d’Appello il ricorso presentato dai frati cappuccini di San giovanni Rotondo contro il reintegro del sacrista, Antonio La Porta, a sua volta licenziato dal convento. Si tratta del nono pronunciamento a favore del lavoratore, che attende ancora di essere reintegrato nel Santuario di San Pio. Già in passato i giudici avevano ritenuto il licenziamento del sacrista come ritorsivo, avvenuto dopo 22 anni di attività presso il Santuario e per aver chiesto (e ottenuto) l’adeguamento del contratto di lavoro, a vantaggio di tutti i lavoratori. La Corte d’Appello di Bari con la sentenza ha confermato integralmente l’impugnazione del Tribunale del Lavoro di Foggia.