Sono accusati di essere i responsabili di un vasto incendio appiccato la sera dell’11 aprile scorso ai danni di uno stabilimento industriale di Pesaro. Un cartonificio che nell’occasione subì ingenti danni, abbondantemente superiori al milione e mezzo di euro. Si tratta di tre cerignolani, tutti pregiudicati, arrestati dai Carabinieri. Per due di loro si sono spalancate le porte del carcere, per un altro sono stati disposti gli arresti domiciliari. Sottoposta invece a obbligo di presentazione alla pg un’altra persona, residente a Jesi, nelle Marche. Uno dei destinatari dei provvedimenti cautelari resta ancora irreperibile ed è tuttora ricercato. Rimane nel frattempo un mistero il movente di quello spaventoso incendio. I Carabinieri sono arrivati ai quattro indagati attraverso la ricostruzione dei movimenti, i filmati della videosorveglianza e l’assunzione di alcune testimonianze. Da quanto ricostruito, quattro persone a bordo di un’auto, risultata noleggiata a Torino da una persona estranea alle indagini, partì da Cerignola per raggiungere in autostrada Pesaro. Una volta giunti davanti allo stabilimento industriale, forzarono il portone d’ingresso, versando liquido infiammabile prima di rimettersi sulla strada del ritorno. Le indagini, coordinate dalla Procura di Pesaro, sono tuttora in corso per la verifica dell’eventuale coinvolgimento di altri soggetti.