«La decisione del Consiglio dei Ministri di fissare il prossimo 17 aprile il referendum relativo alla durata dei provvedimenti concessori in materia di ricerca di idrocarburi credo meriti una correzione sul piano della tempistica. Penso infatti che non possa sfuggire, soprattutto nel contesto in cui ci muoviamo, l’opportunità di accorpare il referendum con la tornata delle prossime elezioni amministrative. L’opzione di un “election day”, infatti, permetterebbe da un lato l’ottenimento di un risparmio economico che le prime stime fissano in 350 milioni di euro e dall’altro favorirebbe una maggiore partecipazione popolare attorno ad una questione di strategica importanza per le sue implicazioni in termini di definizione delle prospettive sviluppo economico e di tutela ambientale». Così si esprime il sindaco di Foggia, Franco Landella, sulla decisione del Consiglio dei ministri di fissare al 17 aprile il referendum sulle concessioni delle ricerche di idrocarburi in Adriatico. «L’“election day”, dunque, consentirebbe il raggiungimento di un duplice obiettivo – sottolinea il primo cittadino -. Peraltro, un rinvio della data del referendum appare opportuna anche in ragione del fatto che a breve la Corte Costituzionale, presso la quale pendono due conflitti di attribuzione sempre in ordine alla stessa materia, sarà chiamata ad esprimersi sull’ammissibilità di due quesiti referendari ancora in piedi. Confido quindi nel fatto che l’attenzione sul tema della riduzione dei costi della politica che il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, ha sempre presentato come un obiettivo prioritario della sua azione di governo sia confermata nei fatti. È un appello che formulo in via ufficiale, sperando che il buonsenso prevalga nel solo ed esclusivo interesse dei cittadini».