I carabinieri della compagnia di Manfredonia hanno rintracciato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il reato di tentato omicidio in concorso, a Mattinata, Andrea Quitadamo, 26enne, e Fabio Pio Di Mauro, 22enne. In particolare lo scorso 7 aprile, verso la mezzanotte, la pattuglia dei carabinieri di Mattinata, si recava presso una pizzeria situata in centro ove era stata segnalata la presenza di una persona gravemente ferita. Sul posto vi era Antonio Pio Prencipe che giaceva a terra con gravi ferite al capo ed al torace Sul posto sopraggiungevano, poco dopo, i soccorritori del 118 ed altri carabinieri da Manfredonia.
All’interno della pizzeria vi erano il titolare e la dipendente i quali riferivano che verso le ore 23.30 Prencipe stava bevendo una birra all’esterno del locale, quando avevano udito un trambusto di tavolini e, successivamente, avevano visto l’uomo rientrare accasciandosi al suolo.
Le immediate attività di indagine esperite dai carabinieri consentivano di verificare che presso un’abitazione posta di fianco alla pizzeria teatro dell’evento, vi era un impianto di videosorveglianza. Acquisite le immagini si notava che alle ore 23.30 era sopraggiunta l’autovettura Fiat Punto del ferito e poi, dopo dieci minuti, un’autovettura Fiat 16 di colore bianco da cui erano scese tre persone, una delle quali con in mano un’accetta, le quali si erano dirette di corsa verso il locale.
Nello specifico le immagini mostravano sopraggiungere la Fiat Punto di Prencipe, che, sceso dal veicolo, si dirigeva verso la pizzeria. Circa dieci minuti dopo sopraggiungeva una Fiat 16 di colore bianco, poi individuata essere quella in uso a Quitadamo, che arrestava la marcia a destra, poco oltre la Fiat Punto di Prencipe. Si apriva la portiera del passeggero anteriore e dal veicolo scendeva una persona, brandendo un’accetta. Usciva, quindi, il conducente della Fiat 16 di colore bianco, poi individuato in Quitadamo e si dirigeva verso la pizzeria, seguito, subito dopo, dal passeggero posteriore, poi individuato in Fabio Pio Di Mauro.
Viste le immagini e tenuto conto delle dichiarazioni nell’immediatezza fatte dalla persona offesa, i carabinieri si ponevano nelle immediate ricerche degli autori effettuando diverse perquisizioni in ambito rurale estese in una serie di masserie localizzate in area impervia e, in una di queste, veniva trovato Quitadamo, che dapprima negava di essere stato sul luogo dell’avvenuta aggressione, per poi ammettere di essere stato sul posto con la sua auto Fiat 16 in compagnia di due complici. Alle prime luci dell’alba, è stato rintracciato anche Di Mauro, che nel frattempo era rincasato presso la sua abitazione, mentre il terzo indagato si è costituito presso il commissariato di Manfredonia.
