
Sono accusati di aver chiesto 300mila euro ad una ditta di smaltimento di rifiuti di Volturino, attraverso atti intimidatori come l’incendio di un compattatore ed aver esploso colpi d’arma contro le autovetture dei titolari dell’azienda. Con l’accusa di estorsione aggravata, danneggiamento aggravato e porto e detenzione illegale di armi, i carabinieri di Lucera hanno arrestato Angelo Buffalo, 26 anni, Giovanni Palazzo, 46 anni e Mario Selvaggio, 41 anni.
L’indagine, condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Lucera sotto la direzione della Procura della Repubblica di Foggia, si è sviluppata attraverso attività tecnica ed innumerevoli servizi di osservazione, controllo e pedinamento sul territorio ed ha permesso l’identificazione dei soggetti arrestati che, in un arco temporale compreso tra il maggio ed il luglio 2016, compivano diversi atti intimidatori a fini estorsivi nei confronti di due coniugi titolari di una ditta di smaltimento dei rifiuti di Volturino.
I tre indagati accompagnavano gli atti intimidatori con telefonate o invio di sms da alcune cabine telefoniche ubicate a Lucera, attraverso le quali intimavano alle vittime la consegna di 300mila euro minacciandoli di morte qualora non avessero assecondato la richiesta. L’articolata attività investigativa permetteva di monitorare le condotte illecite facendo emergere gravi responsabilità per tutti gli arrestati. Nel corso della perquisizione domiciliare a carico di Angelo Buffalo, i militari dell’Arma rinvenivano in un garage nella sua disponibilità 26 proiettili calibro 9×21 e nella sua abitazione un foglietto con scritti il numero di telefono della ditta e quello del cellulare della vittima, avvalorando ancor di più i già gravi elementi indiziari idonei all’emissione dell’odierno provvedimento restrittivo in carcere.
























