I Carabinieri della Compagnia di San Severo, coadiuvati da quelli della Compagnia di Intervento Operativo dell’11° Battaglione Carabinieri Puglia di Bari dislocati nella città dauna, hanno concluso un’importante operazione di contrasto alla produzione e al conseguente traffico di stupefacenti.
I militari hanno effettuato la scoperta in una zona impervia del comune di San Nicandro Garganico dove, in un casolare ormai in disuso da anni, era stato allestito tutto il necessario per l’essicazione ed il confezionamento della droga.
Le indagini, condotte per diversi giorni con incessanti servizi di pedinamento e osservazione, hanno consentito ai Carabinieri di individuare un gruppo di cittadini stranieri dimoranti nel territorio di Lesina che ogni giorno si riunivano in orario mattutino attendendo l’arrivo di un furgone bianco, sul quale salivano per recarsi in San Nicandro, per fare poi ritorno solo in tarda serata. Tale circostanza ha insospettito i militari, che hanno, pertanto, effettuato diversi appostamenti e pedinamenti per capire l’esatta destinazione del furgone.
Gli elementi raccolti hanno lasciato chiaramente intendere che all’interno dello stabile potesse essere in atto una qualche attività.
I militari infatti, giunti sull’area in questione hanno fatto irruzione all’interno della masseria, dove hanno sorpreso i 7 cittadini stranieri, di cui 6 di nazionalità Bulgara ed 1 di nazionalità Albanese, intenti a preparare e confezionare la marijuana. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti circa 600 arbusti di Cannabis Sativa, 20 kg circa di marijuana già essiccata e pronta per il confezionamento, nonché un fucile da caccia risultato provento di furto. I 7 individui hanno tentato la fuga ma sono stati intercettati e bloccati dai militari. Dalle analisi di laboratorio effettuate, è stato che, secondo le tabelle ministeriali, dai circa 600 kg complessivi di droga sequestrata si sarebbero potute ricavare circa 430.000 dosi, che avrebbero potuto saturare il mercato di tutta la provincia.
Gli arrestati, tradotti presso il carcere di Foggia, dovranno rispondere di concorso in produzione e detenzione di sostanza stupefacente, aggravata dall’ingente quantitativo, ricettazione e detenzione illecita di arma da fuoco.
