Queste, evidenzia la Relazione, “non di rado sono l’effetto di strategie ben ponderate, finalizzate a conquistare posizioni di supremazia nei rapporti tra consorterie o nell’ambito di comparanze, spesso approfittando degli altalenanti momenti di difficoltà vissuti dai contrapposti sodalizi a causa dell’efficace e pressante attività di contrasto delle Forze di polizia. Tale singolare fermento negli assetti criminali ha comportato, nel periodo in esame, specie nel foggiano e nella contigua provincia di Barletta-ANDRIA-Trani, un numero considerevole di fatti di sangue che in molti casi hanno colpito direttamente capoclan ed esponenti di rilievo delle cosche”.
Relazione DIA sul primo semestre 2019: “Sistemi criminali estremamente dinamici tra Foggia e la BAT”
La Direzione investigativa antimafia analizza il ruolo e la riorganizzazione dei clan sul territorio