Continua, senza sosta, l’attività di contrasto alla criminalità organizzata dopo i recenti fatti criminosi verificatisi a Foggia e Provincia. All’indomani dell’operazione “Alto Impatto” di lunedì notte, nel corso della quale sono state eseguite numerose perquisizioni e sono stati sottoposti a provvedimento di fermo tre estorsori ritenuti contigui alla mafia foggiana, quest’oggi la Questura di Foggia ha segnalato al Tribunale di Bari un pluripregiudicato trentenne di San Severo per la sottoposizione alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.

A carico dell’uomo figurano diversi precedenti penali per molteplici reati che ne delineano lo spessore delinquenziale e l’alta pericolosità sociale. Difatti, nel curriculum criminale, il trentenne annovera numerose condanne per acquisto, detenzione e trasporto di sostanze stupefacenti, per detenzione e porto illegale di armi, per ricettazione e per partecipazione ad un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

A seguito di tali vicende giudiziarie, l’uomo è stato anche interdetto perpetuamente dai pubblici uffici. Più recentemente, nel decorso mese di giugno, è stato coinvolto nell’operazione “Ares” con cui la Polizia di Stato ha arrestato 50 persone e con la quale, per la prima volta, è stato contestato il reato di associazione di tipo mafioso alla criminalità organizzata sanseverese, in quanto riconosciuta come autonoma ed indipendente rispetto alle organizzazioni mafiose operanti a Foggia. Sempre lo scorso anno, l’uomo è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, perché trovato in possesso di un significativo quantitativo di droga.

Adesso, in applicazione del vigente Codice Antimafia, il Tribunale di Bari sarà chiamato a decidere l’irrogazione della sorveglianza speciale, determinandone la durata e le conseguenti prescrizioni che, essendo assunte a garanzia della sicurezza pubblica, comportano delle significative restrizioni nella libertà di movimento del destinatario.