Per il reato di frodi in agricoltura, la Guardia di Finanza ha tratto in arresto un noto pregiudicato 49enne di San Nicandro Garganico e disposto il sequestro di beni per circa 130 mila euro. Nei guai è finita anche la moglie che è stata interdetta dall’attività d’impresa.
Il gip del tribunale di Foggia, su richiesta della procura dauna che ha diretto e coordinato le indagini, ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti dei coniugi, entrambi imprenditori agricoli, per aver percepito indebitamente e con manovre truffaldine erogazioni pubbliche dal 2009 al 2018.
Il 49enne, elemento di spicco della criminalità rurale e pastorale garganica, seppur gravato da precedenti penali che, in base alla normativa antimafia, negano erogazione da parte dello Stato, di altri enti pubblici e dall’Unione Europea, ha ottenuto finanziamenti e contributi a favore della sua impresa agricola e quella fittiziamente intestata alla moglie.
Le indagini delle Fiamme Gialle hanno permesso di bloccare anche i contributi richiesti da entrambe le imprese per l’anno 2019. Il 49enne su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato posto agli arresti domiciliari.
