I poliziotti del commissariato di Cerignola, nell’ambito dei consueti controlli finalizzati a reprimere il fenomeno dello spaccio, hanno arrestato il 50enne R.C. e il 35enne S.L. per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente. Il primo dovrà rispondere anche di detenzione abusiva di arma comune da sparo. Tutto scaturiva da una perquisizione domiciliare a carico di R.C. che sortiva esito positivo. Infatti il cane «Ghismo» dell’unità cinofili della Polizia di Stato, nell’autovettura utilizzata dal 50enne segnalava una borsa frigo che risultava contenere oltre 400 grammi di cocaina divisa in diversi pezzi messi sottovuoto, oltre 150 grammi di hashish divisa in diversi pezzi ed una pistola cal.7.65 non risultata compendio di furto ed un bilancino di precisione.

Spontaneamente, R.C. consegnava agli agenti operanti circa 2 grammi di marijuana e la somma di euro 75. Nel corso della perquisizione, si rinveniva anche un apparecchio per sottovuoto e numerose buste per il confezionamento. Dalla cocaina in sequestro avrebbero potuto ricavarsi quasi 2300 dosi e  dall’hashish oltre 1600 dosi.

Nella stessa mattinata, gli stessi poliziotti cerignolani si recavano presso l’abitazione di S.P. per effettuare una perquisizione per la ricerca di sostanze stupefacenti. S.P. tardava ad aprire la porta dell’abitazione e, allorquando si determinava a farlo, si presentava in accappatoio che presentava tracce di sangue, rinvenute anche sulle sue mani.

Questa circostanza insospettiva gli agenti che, effettuando accuratamente la perquisizione, nella tavernetta dell’abitazione notavano, su un muro a ridosso di un tubo di scarico con relativo coperchio, tracce di sangue. Nel tubo, grazie al fiuto del cane «Amira» sono stati trovati tre involucri in cellophane, contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo lordo di grammi 330. Dalla cocaina sequestrata avrebbero potuto ricavarsi oltre 1600 dosi. Entrambi gli spacciatori sono stati arrestati e condotti in carcere.