Tassi di usura tra il 30 e il 580%, vittime disperate e una di loro ha anche tentato di togliersi la vita. Stamane gli agenti della questura di Foggia e i militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato beni per circa 2 milioni di euro ad un 66enne pregiudicato accusato dei reati di associazione per delinquere, usura, estorsione e ricettazione.

L’uomo è stato riconosciuto come soggetto connotato da pericolosità sociale. Infatti per quasi 18 anni dal 2000 al 2018, assieme ad altri complici, svolgeva l’illecita attività di usuraio nella provincia di Foggia.

Tra le vittime del 66enne imprenditori in stato di bisogno, piccole famiglie in difficoltà finanziarie, alcune in condizioni economiche estremamente disagiate. Queste eranno costrette a versare ai propri aguzzini interessi sulle somme ricevute con tassi che oscillavano tra il 30% ed il 580%. Una delle vittime, un pensionato, non riuscendo più a pagare gli interessi usurai, preso dalla disperazione tentò il suicidio.

I successivi accertamenti delle Fiamme Gialle hanno permesso di accertare la sproporzione del reddito dichiarato dal 66enne e il valore dei beni acquisiti tra il 2011 e il 2017. Tra i beni confiscati oltre 50 unità immobiliari, tra le quali 3 appartamenti, 2 autovetture e disponibilità finanziare su ben 15 rapporti finanziari, il tutto per un valore di circa 2 milioni di euro.