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Una pillola contro il Covid, al Policlinico di Foggia al via la sperimentazione della nuova terapia: è il primo ospedale nel sud Italia

Si tratta di un antivirale ad azione diretta

Sarà il Policlinico “Riuniti” di Foggia il primo ospedale del sud Italia a somministrare la pillola “AT-527”, un nuovo farmaco anti Coronavirus sotto forma di compresse. La sperimentazione partirà domani, venerdì 15 ottobre.

Si tratta di un antivirale ad azione diretta, realizzato grazie alla collaborazione tra due aziende farmaceutiche: la svizzera Roche e la statunitense Atea.

Ad annunciare l’avvio della somministrazione nella struttura sanitaria foggiana è stato il responsabile delle sperimentazioni del reparto Malattie Infettive, il dottor Sergio Lo Caputo.

In pratica, la compressa esplica la sua azione inibendo l’enzima necessario al virus per riprodursi. Secondo i primi dati analitici, il farmaco va assunto per cinque giorni e deve essere somministrato, per garantire migliore efficacia, non oltre le 72 ore dal tampone positivo.

“Gli antivirali producono i maggiori effetti nelle prime fasi della malattia per evitare la progressione – ha spiegato il dottor Lo Caputo – e questo farmaco serve ad accelerare i tempi di negativizzazione”.

I volontari dovranno assumere una compressa il primo giorno e poi potranno proseguire la cura a casa. Nei giorni successivi, verrà misurato il livello di immunoglobuline nel sangue per seguire l’andamento della risposta alla somministrazione.

Per aderire alla sperimentazione si potrà contattare direttamente il Policlinico di Foggia.

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