I palazzi popolari su via Aldo Moro dove domenica 19 maggio Lorenzo Sciacquatori è stato ucciso dalla figlia Deborah dopo una lite. Una vettura dei Carabinieri sul luogo dove è stato colpito l'uomo, Monterotondo (Roma), 21 maggio 2019 ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Cinque di loro sono finiti in carcere, tre sono ai domiciliari con il braccialetto elettronico. E’ stata incastrata la “banda del buco” ritenuta responsabile di almeno quattro furti a danni di gioiellerie e tabaccherie messi a segno tra dicembre 2020 e febbraio 2021 tra Puglia e Basilicata. Si tratta di 8 soggetti tutti residenti nel foggiano che hanno utilizzato la tecnica del buco per introdursi nelle attività commerciali nel mirino. Le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Melfi e coordinate dalla Procura di Potenza hanno ricostruito nel dettaglio il modus operadi degli arrestati. Prima di mettere a segno i loro colpi, gli indagati effettuavano degli accurati sopralluoghi nei giorni precedenti. Individuati dei locali attigui alle gioiellerie e tabaccherie si introducevano da lì durante la notte per poi effettuare un buco sulla parete ed entrare negli esercizi commerciali e depredare tutto ciò che potevano. Colpite 4 attività tra Melfi, Rionero in Vulture, Minervino Murge e San Giovanni Rotondo. Nel complesso gli indagati hanno trafugato beni preziosi e monili per un valore di circa 47 mila euro. Per loro l’accusa è di furto aggravato, consumato e tentato, in concorso. Inoltre la banda ha agito nel periodo in cui erano in vigore le restrizioni anticovid che vietavano gli spostamenti dopo le ore 22, violando così il coprifuoco percorrendo centinaia di chilometri per mettere a segno i loro colpi.