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Colpito con un calcio in faccia da un poliziotto durante l’arresto: chiesti sei mesi di reclusione per il giovane foggiano

E' accusato di resistenza a pubblico ufficiale, non aveva mai conseguito la patente

Sei mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena: è la condanna chiesta dalla Procura di Foggia nei confronti di Leonardo Di Francesco, il 23enne foggiano fermato dalla Polizia, alcuni giorni fa, e colpito con un calcio al volto da un agente durante le fasi dell’arresto.

A processo per direttissima, il giovane è accusato di resistenza a pubblico ufficiale, per aver forzato un posto di blocco alla guida di un’auto sottoposta a fermo amministrativo e senza patente, perché mai conseguita. Ma a fare scalpore furono le modalità dell’arresto del ragazzo. Inseguito per circa 3 chilometri da una volante della Polizia, il 23enne venne bloccato dopo una breve fuga proseguita a piedi. Ormai a terra, immobilizzato, il giovane venne colpito al volto con un violento calcio sferrato da un agente.

L’intera scena venne immortalata con un telefonino da un residente della zona. Il video, inizialmente pubblicato sul social network “Tik Tok” in poche ore è diventato virale, condiviso da migliaia di persone. Il gesto violento, da molti considerato ingiustificato, è costato caro al poliziotto: immediatamente trasferito lontano da Foggia, nei suoi confronti è stata anche avviata un’azione disciplinare.

Il ragazzo colpito ha anche annunciato di voler procedere nei suoi confronti con una denuncia per lesioni. Quanto al 23enne, rappresentato dall’avvocato Francesco Paolo Ferragonio, ha chiesto ed ottenuto di essere giudicato con rito abbreviato. Il pubblico ministero ha richiesto per lui una pena di 6 mesi, mentre la difesa punta all’assoluzione. La decisione del giudice è attesa nelle prossime ore.

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