
Dopo 2 anni e 8 mesi di carcere duro, in regime di 41 bis, la Corte d’Appello di Bari ha accolto l’istanza presentata del legale e ha concesso gli arresti domiciliari per Emiliano Francavilla, ritenuto uno dei boss della “mala” foggiana. Francavilla fu arrestato a luglio del 2022, con altre cinque persone, perchè accusato del tentato omicidio aggravato dalla mafiosità di Antonio Fratianni, imprenditore edile che riuscì a scampare all’appuntamento con la morte per il tempestivo intervento della squadra mobile di Foggia.
Proprio nella celebrazione del processo d’Appello, Emiliano Francavilla ha confessato di voler uccidere Fratianni per vendicare l’attentato subito dal fratello Antonello e dal nipote, all’epoca minorenni, nella loro abitazione di Nettuno, dove Antonello Francavilla stava scontando gli arresti domiciliari per una condanna per estorsione. Per quel duplice tentato omicidio è imputato Antonio Fratianni, che per la Dda di Roma avrebbe provato ad uccidere per non restituire una somma di danaro ricevuta dal clan. Fratianni respinge le accuse, ritenendo di essere stato vittima di un tentativo di estorsione da parte dello stesso Antonello Francavilla.
























