Cinquantaquattro richieste di conferma di condanna per oltre 5 secoli di carcere complessivi: sono quelle dei sostituti procuratori generali contenute in una memoria di una novantina di pagine per gli imputati nel processo bis alla mafia foggiana denominato “Game Over”, relativo all’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia e dei Carabinieri che il 20 luglio del 2023 portò all’esecuzione di 82 arresti. Un’inchiesta che ricostruì alleanze tra le batterie della mafia foggiana, i Sinesi-Francavilla, i Moretti-Pellegrino-Lanza e il clan Trisciuoglio-Tolonese. Per le accuse le tre batterie tra il 2017 e il 2018 avrebbero operato insieme per stabilire un regime di monopolio nella compravendita di cocaina, con il rifornimento esclusivo da loro imposto a spacciatori e grossisti. Intercettazioni ambientali e dichiarazioni dei pentiti hanno costituito il castello delle accuse. Cinquantotto furono le condanne emesse in primo grado, 54 quelli che ricorsero in appello. Per 46 imputati sono stati sospesi i termini di custodia cautelare. Il processo d’Appello ha preso il via lo scorso 17 marzo, il prossimo 19 maggio il ritorno in aula. Entro l’estate dovrebbero arrivare le sentenze.