Spiagge deserte e operatori balneari in ginocchio e inviperiti per una stagione che rischia seriamente di andare a farsi del tutto benedire. Sono gli effetti di quanto accaduto sabato sera a Manfredonia, quando la rottura di una conduttura ha causato lo sversamento in mare di quanto contenuto nella rete fognaria, cosa che prodotto il divieto di balneazione in seguito ai controlli effettuati dall’Arpa. Mare inaccessibile ai bagnanti e danno notevole non solo economico ma di immagine. Nessuna voglia di parlare da parte dei gestori dei tanti lidi che dal Porto Turistico conducono alla Foce di Candelaro, il tratto interessato dal divieto. Chilometri di litoranea inaccessibili per bagni e tuffi in acqua. Salta anche la possibilità della bandiera blu: era ad un passo, quanto accaduto frantuma i sogni. In rappresentanza di alcuni gestori balneari parla un legale.

Delusione e rabbia anche per i bagnanti. Sperano che il problema sia risolto a stretto giro. Dal Comune fanno sapere che la situazione sanitaria è sotto controllo. Nel frattempo c’è chi si interroga anche sul perchè il divieto sia giunto solo nelle ultime ore, mentre la balneazione è stata possibile nelle ore successive allo sversamento.