Un appalto ad una cooperativa, per un importo complessivo di 136 mila euro, che sta creando imbarazzi e problemi tali da mettere a rischio la tenuta del Comune di Foggia. Protagonista della vicenda, suo malgrado, è il vice sindaco di Foggia e assessore all’Ambiente, Lucia Aprile, eletta in quota Movimento 5 Stelle, parte integrante del cosiddetto campo largo progressista che due anni fa portò Maria Aida Episcopo alla guida della città. Un appalto per la fornitura di arredo urbano assegnato ad una coop che a quanto pare fino a quel momento risultava inattiva e che vede tra i tre soci della stessa società la sorella gemella del vice sindaco-assessore. Trattandosi di un importo al di sotto dei 140 mila euro, non vi era l’obbligo della procedura di evidenza pubblica, a condizione, però, che la società oggetto di assegnazione fosse in possesso di documentate esperienze pregresse. La vicenda sta sollevando un vespaio di polemiche: sul piede di guerra Fratelli d’Italia, che attraverso la coordinatrice cittadina, Daria Cascarano, annuncia che in mancanza di una revoca immediata dell’atto presenterà formale segnalazione alle autorità competenti per la verifica della correttezza e della legittimità della procedura. Aprile ha affidato la sua replica ad una nota, in cui spiega di essere stata all’oscuro di quell’assegnazione, appresa solo per mezzo stampa e di aver avviato accertamenti per garantire trasparenza e chiarezza sul procedimento amministrativo. Resta intanto la bufera politica e l’imbarazzo per una vicenda che rischia di minare gli equilibri interni della stessa maggioranza.