La mano della criminalità ad azionare il fuoco che sta da giorni terrorizzando e polverizzando centinaia di ettari a Manfredonia, i possibili interessi di Camorra e organizzazioni mafiose: sono i sospetti che aleggiano, con un faro che a quanto pare avrebbe acceso anche una relazione della Guardia di Finanza. Sospetti che potrebbero portare nelle prossime ore la Direzione Distrettuale Antimafia ad aprire ufficialmente un fascicolo d’indagine. Cosa e chi c’è dietro quei devastanti incendi? Quali interessi celano quelle fiamme e quel fumo che hanno provocato devastazione e danni difficilmente riparabili? Sono le domande che si pone la parte buona di un territorio che oggi mostra sdegno e dolore e che chiede risposte a chi è chiamato a fare chiarezza e possibilmente stabilire gli autori di un disastro che potenzialmente potrebbe essere criminoso. All’Oasi di Lago Salso nel frattempo la situazione è rientrata, anche se nella giornata di ieri altri due focolai sono stati registrati alla palude Frattarolo e nella pineta di Siponto. Servirà intanto tempo per stabilire la reale conta dei danni, l’incendio in questi giorni ha incenerito 800 ettari di terreno. Preoccupazione anche per quanto accaduto nei giorni scorsi, con ecoballe illecitamente sversate e bruciate nell’area degli Bagni Romagna e in zona Pip. Nella notte scorsa, invece, la paura si è spostata a San Giovanni Rotondo per un altro vasto incendio che ha interessato la zona Costa: 37 abitazioni sono state evacuate. Nel frattempo è stato convocato per mercoledì in Prefettura a Foggia un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Servirà a fare il punto della situazione, in attesa di capire se i piromani siano attori di una strategia criminale, organizzata eventualmente a tavolino.
























