Il suono delle sirene, segnale d’allarme dei bombardamenti, riecheggia ancora in quei pochi superstiti di un giorno terribile per la città di Foggia, il 22 luglio del 1943. Dal cielo piovvero bombe delle fortezze volanti americane, centinaia quelle sganciate in due interminabili attacchi che uccisero migliaia di foggiani oltre a radere al suolo palazzi e monumenti della città. Ottantadue anni non cancellano la memoria, col ricordo affidato ad una serie di celebrazioni. Alle 9,39, ora di avvio degli attacchi, i 12 rintocchi provenienti dalla torre campanaria del Comune, poi il trasferimento alla stazione ferroviaria, dove centinaia furono le persone rimaste uccise nel sottopassaggio.
Alla cerimonia le massime autorità civili e militari e la deposizione di una corona d’alloro dinanzi alla targa che ricorda i ferrovieri caduti durante quei bombardamenti.
Il servizio.
