Secondo focolaio di West Nile Virus (Febbre del Nilo Occidentale) accertato nel Foggiano. Il Centro di referenza nazionale per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche (CeSME), attivo presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) dell’Abruzzo e del Molise ha confermato, ieri 11 agosto, il caso di un cavallo a Foggia. Il 31 luglio scorso, l’IZS aveva validato il primo caso di un cavallo a Siponto, comune di Manfredonia. Il dipartimento di prevenzione ASL Foggia ha disposto il monitoraggio continuo sul territorio.
“La situazione a Foggia e provincia – afferma Antonio Contessa direttore SIAV Area A – è sotto costante osservazione. L’infezione West Nile Disease viene trasmessa principalmente dalle zanzare come vettori e ha come serbatoi naturali gli uccelli. Cavalli e uomini – spiega – sono ospiti a fondo cieco o ospiti accidentali: questo significa che il virus non replica nel loro organismo a livelli sufficientemente elevati da essere trasmessi ad altre zanzare. Il virus – conclude Contessa – non si trasmette da persona a persona per contatto diretto e non può contagiare gli alimenti. Il consumo di latte e derivati, così come quello della carne, resta sicuro. Rinnoviamo l’appello a non creare allarmismi diffondendo notizie prive di fondamento e a collaborare per un’informazione corretta”.
