Paura del virus West Nile, la cosiddetta febbre del Nilo che può essere contratta attraverso le punture delle zanzare. Primi casi anche in Puglia e di recente proprio a Manfredonia, dove un cavallo è stato abbattuto in seguito alla contrazione del virus. L’episodio spinse l’Asl di Foggia a inviare, qualche giorno fa, una circolare a tutti i sindaci della provincia, chiamati ad adottare azioni di contenimento, a cominciare dalla disinfestazione. Paradossale, tuttavia, quello che è accaduto proprio nel centro sipontino interessato dal contagio. L’intervento straordinario è saltato perchè l’azienda incaricata, una cooperativa, che ieri sera avrebbe dovuto provvedere alla disinfestazione, ha riscontrato un errore nella comunicazione ufficiale, unitamente all’avviso alla cittadinanza ritenuto tardivo, comunicando ad Ase Spa, la partecipata del Comune di Manfredonia che si occupa di rifiuti ed ambiente, la propria indisponibilità. Per la cooperativa in questione l’annuncio pubblicato su Facebook da Ase indicava un intervento antilarvale. In realtà si trattava di un intervento di tipo adulticida. E la differenza – per gli addetti ai lavori – non è marginale visto che i due trattamenti hanno modalità operative e prodotti da utilizzare completamente differenti. L’antilarvale agisce sulle larve nei focolai di riproduzione come ad esempio l’acqua stagnante, l’adulticida, invece, colpisce gli insetti adulti . Tra le motivazioni che hanno indotto alla rinuncia da parte della società incaricata, anche la tardiva comunicazione ai residenti, giunta solo poche ore dell’intervento. Insufficiente per consentire l’adozione delle precauzioni necessarie. La società ha fatto sapere che l’operazione sarà effettuata solo quando tutto sarà fatto tempestivamente, fornendo tutte le informazioni tecniche e operative del caso. Per ora, dunque, a Manfredonia fanno festa le zanzare.