Scontro totale e ritiro delle deleghe in seguito alla bocciatura del Rendiconto. Tra Nobiletti e gli ex alleati del Partito Democratico e di Con è ormai guerra aperta. I primi segnali si erano avvertiti nei mesi scorsi, anche alla luce dell’idillio finito col vice presidente regionale Raffaele Piemontese. Il presidente della Provincia di Foggia nel frattempo ha azzerato incarichi e deleghe: definitivamente fuori dai giochi di gestione Giosuè Del Vecchio, al quale è stata revocata la rappresentanza per conto della Provincia all’interno del Consorzio di Bonifica del Gargano. Revocato anche l’incarico all’interno del Comitato di Gestione Atc pugliese. Identica cosa per Emilio Di Pumpo e Pasquale Ciruolo, per il primo la revoca riguarda il Consorzio di Bonifica della Capitanata, per Ciruolo la nomina nell’Assemblea Generale Upi – Puglia. Scelte nette, necessarie e coerenti – ha detto Nobiletti – che ha nominato nel frattempo il pentastellato Mario Dal Maso, consigliere comunale a Foggia, quale nuovo vice presidente provinciale. Tutti contro Nobiletti, Nobiletti contro tutti, insomma. L’attuale sindaco di Vieste fa i conti non solo con le opposizioni del centrodestra ma anche con ex alleati che oggi chiedono la sua testa. Lo stesso presidente va all’attacco di Pd e Con, accusandoli di sabotaggio dell’Istituzione. “A marzo, quando si rinnoverà il consiglio, vedremo chi resterà in piedi” – ha detto lanciando il guanto di sfida. Agosto caldo più delle temperature di questi giorni, dunque, in piazza XX Settembre. Da una parte Nobiletti, dall’altra gli oppositori. Da qualche mese, quelli più velenosi sono gli stessi che hanno accompagnato fino a pochi mesi fa il suo percorso. Fino allo strappo di chi ritiene Nobiletti il classico uomo solo al comando. E che oggi, se il regolamento prevedesse la sfiducia, lo manderebbe volentieri a casa.
Guerra totale in Provincia: Nobiletti, “scaricato” da Pd e Con, revoca le deleghe
E lancia pesanti accuse di sabotaggio
