Il West Nile, la cosiddetta Febbre del Nilo Occidentale, continua a preoccupare il territorio della provincia di Foggia. Dopo il caso segnalato a fine luglio a Siponto, alle porte di Manfredonia, si registra un secondo focolaio. Questa volta è la città di Foggia ad essere interessata dal virus che si contrae attraverso le punture delle zanzare. Ad essere contagiato dal West Nile è un altro cavallo, il virus è stato accertato dal Centro di referenza nazionale per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche attivo presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise. L’Asl di Foggia ha tempestivamente attivato tutte le procedure previste dal piano nazionale di sorveglianza per la Febbre del Nilo. In maniera più specifica, il dipartimento di Prevenzione, tramite i servizi veterinari, ha disposto il monitoraggio continuo sul territorio, attivando la sorveglianza su tre livelli e indirizzando una comunicazione agli Ambiti Territoriali di Caccia presenti sul territorio. Sempre dall’Asl di Foggia fanno sapere di aver predisposto il controllo sanitario su tutti i cavalli presenti in entrambi i focolai di Siponto e Foggia per scongiurare ulteriori positività all’infezione virale. Agli animali risultati negativi viene consigliata la vaccinazione. La situazione a Foggia e provincia resta sotto costante osservazione. Sempre dall’Asl sottolineano come il virus non si trasmetta da persona a persona per contatto diretto, ne può contagiare gli alimenti, il cui consumo resta sicuro. Nel frattempo dopo le polemiche in seguito alla disinfestazione saltata per errori di comunicazione, a Manfredonia si provvederà nella prossima notte all’intervento straordinario contro il West Nile che interesserà le zone sensibili che da Siponto conducono verso Zapponeta.
