Continua ad essere avvolta nel mistero la morte di un giovane italiano, ma di origine macedone, avvenuta a Borgo Mezzanone, borgata alle porte di Foggia ma ricadente nell’agro di Manfredonia. Si chiamava Faik Iesenovski, il 27enne trovato cadavere lo scorso 21 agosto in un casolare abbandonato nelle campagne della zona. Sul fatto la Procura della Repubblica di Foggia ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio. Ad indagare sono gli agenti della Squadra Mobile di Foggia, coordinati dalla locale Procura. Il giovane, da quanto si è appreso, risiedeva in una palazzina di Borgo Mezzanone, dove viveva con i genitori ed un fratello.

La sera del 17 agosto era uscito di casa per incontrare, a quanto pare, alcuni amici. Sarebbe stato vittima di un pestaggio nella piazza centrale della borgata, a cui avrebbero assistito più persone. Successivamente Faik Iesenovski sarebbe stato caricato a bordo di un’auto e portato via. A denunciare la sua scomparsa furono all’indomani i genitori, allarmati dal suo mancato rientro. Il corpo senza vita fu scoperto dagli agenti mentre erano in compagnia dei genitori del 27enne. Sul volto del giovane, tumefazioni e segni di una prolungata esposizione al sole. Tre giorni fa è stata effettuata l’autopsia: l’esame avrebbe confermato la presenza di lividi ed ematomi e, da quanto si è appreso, anche di una sospetta ferita alla testa che potrebbe essere riconducibile ad un colpo d’arma da fuoco o contundente. Massimo riserbo da parte di inquirenti e investigatori, mentre il sindaco di Manfredonia, Domenico La Marca, chiede l’istituzione di un presidio fisso di forze dell’ordine nella borgata.